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sabato 26 gennaio 2013

Le fatiche di Sisifo



Il volo di un gabbiano
Che plana nel vento.
E’ saggio aderire alla natura
Lasciandosi modellare le ali
Senza opporre resistenza
Rotolare come una pietra
Facendosi smussare gli angoli
E poi, inermi, giacere a terra.
Sarebbe semplice vivere se fossimo
Materia senza spirito.
L’uomo non si nutre
Di solo pane.
E’ un semidio caduto in disgrazia
Che ha mantenuto in se,
l’essenza divina,
riflesso dell’infinito.
La vita non lo ricambia
di tanta potenza!
Prigioniero del tempo e dello spazio
Costretto a tribolare per vivere
Anche l'amore,
Semplice raggio di sole
svanisce con la notte.
Zavorrati da una vita.
tra gioia e dolore,
amaro e noia,
senza certezze
illusi da vane favole.
Premiati infine con la vecchiaia,
quindi la morte,
l’unica certezza
di un sonno eterno,
annullati nel suo oblio,
affrancati dalle pene terrene.

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