Violenta la tua ragione
Dai ospitalità al figlio illegittimo
Prima che la tua coscienza fosse umiliata.
Eri un re che dominava il fato.
Nessun dubbio, nessuna paura.
Ostacolava il tuo cammino
La tua vita si nutriva
Dal sacro seno materno.
E non avevi coscienza dei limiti.
Ti ubriacavi del nettare divino
E il tuo corpo fremeva danzando.
Senza la ragione del tempo.
Lascia la follia guidare i tuoi passi
Senza alcun scopo.
Inebriati nei cori delle menadi.
Abbandonati all’estasi divina.
Primordiale essenza di vita.
Priva di finalità di dominio
Pura celebrazione
Della ferocia natura.