Viviamo accumulando sciocchezze.
Amore e odio, Oscurità e luce.
Non hanno senso, ma oscillano,
come altalene, per la sopravvivenza.
Tutto passa e di quello che è stato
non rimarrà alcuna memoria.
Un anello di una catena infinita
Siamo in corsa, in una gara senza fine
Un traguardo che non vedremo mai.
Naufraghi fugaci in un mare immenso
Non c’è limite nel continuo fluire
Attimo dopo attimo tra lo zero ed il nulla.
Tutto è relativo davanti al niente
Bene, male, etica e morale
Sono niente altro che rimedi apparenti
Utili alla sopravvivenza della specie
Insignificanti al cospetto del tutto avvolgente.
La nostra presenza è un inquietante
Fenomeno temporaneo
Che, non ha alcun senso di fronte
All’imperio del tutto avvolgente
Duro carceriere che ci fa vivere
una breve esistenza tra il dolore e la noia.
Pene, passioni, speranze
infine vecchiaia indecorosa.
Eppure, la mia coscienza,
testimone della sua apparente esistenza,
si ostina a cercare un senso!
Allora mi sorge un dubbio, che
Io esisto per assicurare la sua esistenza?
Un vampiro che si nutre delle nostre paure e gioie!
Una volontà divina che non controlliamo.
Mi pare un circolo vizioso, che non porta a nulla.
Che senso avrebbe l’esistenza del tutto avvolgente se
L’uomo avesse il coraggio di
scegliere di non vivere?
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